Attivazioni culturali
Totale attività pubblicate: 9220Zizzania la poesia che infesta: Colletiva Edizioni Indipendenti
Letteratura
Quando: Domenica 06 Aprile 2025 ore 19:00
Dove Via Adige 34, Bari (BA)
Organizzato da: GRAMIGNA
Donna Eleonora (o della bellezza sprecata)
di Cristina Carlà
“Donna Eleonora” è un percorso poetico che racconta e sublima figure di donne antiche e moderne: un viaggio che parte dalla terra e si snoda attraverso case abitate e case abbandonate, crepe, tagli, vestiti e preghiere laiche. È un viaggio dove le tradizioni – letterarie, culturali, sociali – si congiungono con una scrittura che mescola ironia, comicità e genuini affondi, armonizzando il dialetto salentino con la lingua italiana, entrambe forme espressive caricate di una vitalità teatrale.
Viscera
di Silvana Kühtz
È viscerale il legame che Kühtz ha con la parola. Torna e ritorna l’esigenza di nominare il mondo per renderlo concreto, portarlo sul piano materico. Il titolo, “Viscera”, è corpo, è quanto non viene filtrato dalla ragione, ma restituito nella sua autenticità, senza sovrastrutture. Attraverso il corpo si può raccontare l’invisibile, la parola diventa così materia viva e consolatrice: “Certi giorni solo scrivere mi fa vedere il cielo”. La poesia è lo strumento espressivo che sceglie per dire l’amore e la sua ombra: il disamore. L’incapacità di amare, la tenerezza smarrita, la misura del dono, l’assenza di coraggio, sono l’antitesi del sentimento amoroso: “Le vie di mezzo abitano la superficie della solitudine”. Così Silvana Kühtz parla del mondo, della vita che si svolge nelle strade, di quanto accade nel quotidiano o su una mongolfiera, è poesia di tutti. Sentire e riconoscere il legame fra i viventi, affidarlo alla parola perché, come dice Cristina Carlà nella sua nota: “Il suo è un artigianato semplice e fatto di parole, lei ascolta e dice, si fida dei sensi e delle strade, di ciò che è custodito dentro le viscere. Così ci svela il segreto delle vite altrui, con grazia e con ferocia ci indica i punti imprecisati degli altri che coincidono a qualcosa di noi”.
Diario post mortem
di Roberta Cleopazzo
Un diario scritto a ritmo di musica, ricco di riferimenti letterari, pittorici, fisici; non un libro da leggere soltanto quindi, ma anche da guardare e ascoltare. Assaporare. DIARIO POST MORTEM parte dalla morte per arrivare alla vita mescolando appunti, disegni, desideri e riflessioni. È un inno di rinascita, uno stimolo a rialzarsi e ripartire. E voi, siete mai morti?
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