Attivazioni culturali
Totale attività pubblicate: 10253Il popolo tiranni più non vuole, incontro con Franco Schirone
Letteratura
Quando: Venerdì 20 Giugno 2025 ore 21:00
Dove VIA MONTE SAN GABRIELE, 15, NOVARA (NOVARA)
Organizzato da: SPAZIO SOCIALE ARCI FRATELLANZA
Incontro in collaborazione con il Collettivo/Libertario Franco Cagliero.
Mauro De Agostini – Franco Schirone
IL POPOLO TIRANNI PIÙ NON VUOLE
Leggi eccezionali e domicilio coatto nell’Italia di fine Ottocento
Nell’ultimo decennio dell’Ottocento l’Italia attraversa uno dei momenti più bui della sua storia. Dalla violenta repressione del movimento dei Fasci siciliani, all’emanazione delle “leggi anti-anarchiche” (1894) ai moti per il pane, repressi a Milano dalle cannonate di Bava Beccaris (1898), fino al gesto liberatore di Gaetano Bresci. Lo Stato rafforza il suo armamentario di misure repressive, molte delle quali ancor oggi in uso.
Centinaia di anarchici (ma anche molti socialisti e repubblicani) sono relegati al domicilio coatto in isole sperdute ma anche verso la lontana Eritrea. Altri affollano le carceri. Molti sono costretti all’esilio, soprattutto verso l’Africa del nord (Egitto e Tunisia) o nelle Americhe.
Evidenziando la continuità repressiva dello Stato attraverso l’emanazione di “leggi eccezionali”, il testo ripercorre le vicende dell'epoca attraverso periodici e numeri unici che diedero voce alle lotte dei reclusi e offre un ampio elenco dei militanti confinati.
Mauro De Agostini (Milano, 1955), già docente di Storia nei licei, si occupa di storia del movimento anarchico e dei sindacati.
Franco Schirone (Pulsano -Ta-1950), ha fatto parte della Rivista Storica dell’Anarchismo ed ha collaborato al Dizionario biografico degli anarchici italiani, BFS, 2003- 2004. Tra gli ultimi suoi lavori, con Zero in Condotta, ha pubblicato nel 2023 L’Utopia concreta. Azione Libertaria e Proletari Autonomi – 1969-1973; con la Bruno Alpini ha curato Anarchici al confino di Ugo Fedeli; un suo saggio, L’Alba dell’Internazionale Antiautoritaria è stato pubblicato nella rivista Acronia (a.II, n. 2).
🔺 Ingresso gratuito con tessera ARCI
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