Attivazioni culturali
Totale attività pubblicate: 9657Steve Gunn [USA] + Maurizio Abate | Circolo Gagarin & Volume Dischi Libri
Musica e concerti
Quando: Domenica 14 Aprile 2024 ore 18:30
Dove Via Luigi Galvani, 2bis, 21052 Busto Arsizio VA, Busto Arsizio (Varese)
Organizzato da: 26 PER 1 APS
🔴 Ingresso 10€ riservato soc* ARCI
📲 Prevendite su Dice --> https://link.dice.fm/B6639849b2fb?dice_id=B6639849b2fb
🍻Bar, cucina e bookshop attivi dalle 18:00
Steve Gunn
Chitarrista e songwriter di Brooklyn, Steve Gunn è un musicista in continuo movimento, dedito sia alla rivisitazione della canzone americana che a progetti di natura più sperimentale. Dopo essere stato il fulcro dei Violators di Kurt Vile, Gunn si è costruito una solida e sempre più affermata carriera solista, muovendosi con naturalezza tra psych-rock metropolitano, country-folk agreste e soul-pop raffinato. Spicca, tra questi lavori, "Other You" (Matador, 2021), prodotto dal veterano Rob Schnapf (Beck, Elliott Smith, Cass McCombs, Kurt Vile).
Numerose anche le collaborazioni di Steve Gunn: da segnalare quella con il pianista David Moore (Bing & Ruth) sfociata nel disco "Let the Moon Be a Planet" (RVNG, 2023), il duo con il percussionista John Truscinski (diversi album su Three Lobed Recordings) e quella con Jim White, (altro batterista e che batterista!) con il quale, affiancato dalla sassofonista Zoh Amba e da Shahzad Ismaily al basso ed elettronica, ha messo su un quartetto che attraversa free rock e lunghe partiture ambientali.
Continuamente on the road, Steve Gunn porta sui palchi di mezzo mondo le diverse anime della sua musica, tenute insieme dalla sua chitarra, ora acustica ora elettrica: un repertorio song-oriented, un progetto più sperimentale e astratto in cui sonorizza i cortometraggi di Stan Brakhage e le esplorazioni soniche con i tanti musicisti citati.
Maurizio Abate
Maurizio Abate è un musicista sempre alla ricerca di nuove forme espressive e di dimensioni sonore da esplorare, da circa 20 anni si autoproduce album solisti ed in collaborazione con spiriti affini mescolando con armonia tanto la sua indole versatile e sperimentale, quanto la capacità di affascinare e ipnotizzare l’ascoltatore con la sua anima più intima, evocativa e avvolgente.
Nel nuovo disco "semi mondi" dipinge dei brevi quadretti sonori utilizzando principalmente chitarra classica ed una manciata di altri strumenti tra cui ghironda, harmonium, voce, percussioni, campane tibetane. Paesaggi possibili, suggeriti da note che sembrano leggere e lievi ma che portano in sé una cadenzata eleganza ed intensità. Semi che in breve tempo creano germogli, dando una diversa struttura ai terreni nei quali sono inseriti.
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